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LiscaBianca E líanno che verrr
4 dic
  • Lisca Bianca
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LiscaBianca E líanno che verrr

E’ passato un anno esatto dalla prima Presentazione Ufficiale del Progetto LiscaBianca, è tempo di bilanci, confronti tra gli impegni presi e quelli mantenuti, tra le proposte e le realizzazioni. Insomma, da dove siamo partiti, dove siamo arrivati, dove andremo…

IL 4 DICEMBRE 2013, alla Conferenza Stampa presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Palermo, avevamo iniziato così:


 

Siamo partiti da niente, o quasi. C’era una storia raccontata, qualcuno l’aveva letta su un libro ormai introvabile, una barca semi-abbandonata e apparentemente semi-distrutta, c’erano tanti scettici ma anche tanti entusiasti. C’erano promesse e obiettivi, voglia e una testarda convinzione. Vediamo come è andata a “finire”…

da PROPONENTI a PROMOTORI
Apriti Cuore Onlus, Istituto Don Calabria, YAM Marine, assieme a Istituto Penale per i Minorenni (IPM Palermo) si univano in quella circostanza per prendersi un impegno e proporre pubblicamente l’intenzione di avviare il Progetto LiscaBianca. Con pochissime risorse a disposizione, sapevano fin dall’inizio che la dose di coinvolgimento e fatica sarebbe stata enorme e che, comunque, sarebbe stato molto difficile affrontarla da soli. In un anno, gli sforzi si sono concentrati in una direzione comune: fare rete. In 12 mesi si sono concretizzate le collaborazioni con Lega Navale Italiana, Soprintendenza del Mare, Presidenza del Consiglio Comunale di Palermo, Makita, Tonissi, WS Marine, Unicredit, Fondazione San Zeno. Oggi, l’Associazione LiscaBianca gestisce assieme ai Partner questa rete e le attività connesse al Progetto.

da UTENTI a PROTAGONISTI
Prima della conferenza stampa, il 4 dicembre 2013 facevamo un incontro “a porte chiuse” con i ragazzi del Malaspina e con quelli di Trabia. Ancora ci conoscevamo poco e, nonostante LiscaBianca avesse già “qualcosa di diverso”, c’era qualche diffidenza nei confronti di una delle tante attività che si sentono proporre. Oggi, a un anno di distanza, quei ragazzi spesso considerati utenti, sono i veri protagonisti del Progetto, e nulla lo spiega meglio delle loro parole. Inoltre, il Progetto LiscaBianca ha ampliato il raggio d’azione, coinvolgendo nelle attività anche altri servizi, ad esempio lo SPRAR “Al centro del Mondo”.


da GRUPPO a EQUIPAGGIO
Elio e Francesco, sono loro due quelli da cui tutto è partito, gli autori dell’idea. In un anno hanno costruito un equipaggio.
Proprio come a bordo, c’è chi traccia la rotta e chi sta al timone, chi regola velocità e assetto alle vele e ha la saggezza per far rallentare, quando serve. C’è chi controlla il meteo e allerta gli altri sulla necessità di un riparo, oppure intravede una “buona raffica” e prova a sfruttarla. C’è chi si incazza e chi è calmo, chi si butta di pancia e chi controlla e ricontrolla, chi è bravo con i numeri e chi con i colori. Proprio un equipaggio perché, comunque sia, la fiducia è totale e, senza gli altri, non sarebbe la stessa cosa, la stessa rotta, la stessa barca!
LiscaBianca-in-direzione-ostinata-e-contraria

da AMICI a TESTIMONIAL

Luigi, Checco, Maurilio, Gaetano. Tutti amici di “vecchia” data che, davanti a una birra, un caffé o al telefono da lontano si dimostravano entusiasti del Progetto e dell’idea di poter fare qualcosa. Ma cosa?
In 12 mesi Maurilio ha dipinto, donato e venduto un quadro. Luigi ha prestato il suo volto e la sua voce per raccontare la storia di Sergio e Licia, da Palermo a Milano. Gaetano ha accettato con entusiasmo di scrivere la nuova prefazione del libro e raccontare personalmente la “sua” LiscaBianca alla presentazione di Palermo. Presto Checco apparirà in un video di raccolta fondi. Dalle parole ai fatti, grazie.

da SCOMMESSA a FIDUCIA

Quando poco più di un anno fa proponevamo ad Attilio di restaurare LiscaBianca, sia lui che la famiglia erano molto intrigati dall’idea. “Una bella scommessa”, dicevano, “chissà come farete”. In un anno quel “farete” è diventato un “facciamo”: si impegnano in prima persona, propongono, viaggiano, raccontano, lavorano concretamente al restauro della loro barca che non è più loro, perché l’hanno donata all’Associazione. E hanno anche deciso, con grande passione e generosità tipiche di chi va per mare, di condividere la storia di Sergio e Licia destinando tutti i proventi del diritto d’autore de “Le Isole Lontane” al Progetto. Se non è fiducia questa…

 

da QUASI RELITTO a BARCA
Su questo punto ci sarebbe da scrivere un trattato. Un anno fa, davanti alle foto della barca semi-abbandonata, in pessime condizioni, in molti la definivano “solo un relitto”. Le foto del giro del mondo di LiscaBianca ci dimostrano e convincono che Lei è una barca importante, forte, resistente che con cura e lavoro può tornare ad essere un veliero. Oggi LiscaBianca torna ad essere vista, conosciuta, trattata, curata come una grande barca merita.

da MISSIONE IMPOSSIBILE a RESTAURO IN CORSO
Ci dicevano che il restauro sarebbe stato antieconomico, faticoso, lungo, problematico, pieno di imprevisti e difficoltà, ostacoli. Avevano ragione.
Ci dicevano che non ne vale la pena. Avevano torto. La fatica allena, i problemi obbligano a cercare soluzioni, gli imprevisti producono creatività, le difficoltà sono stimoli e metafore per i ragazzi che tutti i giorni si sporcano le mani in cantiere, gli ostacoli ci fanno guardare avanti per darci un motivo di superarli. Il lavoro più duro è stato lo smantellamento delle strutture di coperta e degli interni, decidere cosa salvare, cosa restaurare, cosa ricostruire da capo. Parte degli interni è già stata completata, tutti i bagli rifatti a mano, lo scafo portato a legno ed esaminato punto per punto, il vano motore, la cucina, il bagno, le paratie. La barca subirà alcune modifiche per renderla adeguata alla nuova vita e ai suoi nuovi equipaggi. Pialla e scalpello, trapano e utensili elettrici. Il Cantiere è operativo e operoso, i ragazzi si auto-organizzano per le cose più semplici e seguono con passione per quelle più complesse. C’è tanto da fare ma la strada – in salita – è quella giusta.



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