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Un restauro fedele, guardando al futuroÖ
18 ago
  • Lisca Bianca
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Un restauro fedele, guardando al futuroÖ

Nel suo libro “Le Isole Lontane”, Sergio Albeggiani spiega per filo e per segno le motivazioni che l’hanno portato a scegliere per sé e per Licia una barca come il Carol Ketch: comoda, sicura, forte, spaziosa, resistente. Volevano che LiscaBianca fosse “una barca da abitare” perchè avevano ben chiaro il loro progetto e a cosa la loro nuova casa navigante sarebbe servita.

Allo stesso modo, 30 anni dopo, sappiamo che il lungo e faticoso lavoro che porterà LiscaBianca nuovamente in mare ha come obiettivo un restauro il più possibile fedele all’originale che, inoltre, tenga conto dell’utilizzo che si andrà a fare della barca.

Dunque, il reparto tecnico del Progetto LiscaBianca (nelle persone di Francesco Belvisi e Luigi Airò) ha prodotto un ulteriore sforzo per ripensare alcune parti della coperta in modo da adeguarle ad ospitare a bordo disabili e persone con mobilità ridotta, perchè questa è una delle principali nuove “vocazioni” della vita futura di LiscaBianca.

Di seguito, una descrizione delle modifiche che sono in fase di studio e implementazione c/o il Cantiere di Trabia. Va precisato che tutte le trasformazioni ed aggiustamenti non snaturano minimamente lo spirito del progetto originale, ma essendo di piccola entità, anzi lo arricchiscono di alcune funzionalità che il progetto originale, datato 1924, non poteva prevedere.

 

Relazione tecnica sulle trasformazioni di LiscaBianca per renderla più idonea all’uso con diversamente abili.

Saranno effettuate, nell’atto della ricostruzione, alcune piccole modifiche, prevalentemente della tuga e dei fascioni di contenimento del pozzetto, al fine di rendere più agevole l’uso delle carrozzine per disabili a bordo. Si cercherà anche di raccordare meglio la Pilot-House con la tuga a fini estetici, ed esattamente:

La tuga di prua viene arrotondata per una armonizzazione delle forme e una maggiore efficacia nello scivolamento verso l’esterno dell’acqua che si infrange durante le navigazioni “movimentate”. 

 

Per mantenere coerenza e simmetria nelle forme e nei volumi, ricordando che LiscaBianca è costruita con la cosiddetta “doppia prua” , anche la tuga di poppa viene arrotondata.

Il laterale del pozzetto viene leggermente modificato tramutando la parete parallela alle doghe di teak e rendendola coerente con il profilo (capo di banda, falchetta). Questo permette di guadagnare centimetri utili per il passaggio.   

 

Si crea, pertanto, un piano di coperta, lungo circa 24 m. (11 metri per lato) completamente percorribile da carrozzine che normalmente hanno larghezza inferiore ai 60 cm.

Oltre alle trasformazioni descritte, si provvederà a rendere mobili i laterali del pozzetto per rendere più agevole l’imbarco e lo sbarco delle carrozzine, nonché a rendere chiudibili le sedute del pozzetto per meglio accoglierle.

 

L’ultima modifica riguarda le sistemazioni interne, dove il tavolo da carteggio-lavoro originale nella Pilot, sarà trasformato in cuccetta del navigatore, a garantire la disponibilità completa delle due cabine doppie con bagno.

Da un punto di vista propulsivo si prevede anche un aggiornamento del motore che verrà trasformato in ibrido con propulsore elettrico e generatore diesel da 20 KW.



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