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LiscaBianca presenta: Maria Teresa Lentini, poetessa
28 mag
  • Lisca Bianca
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LiscaBianca presenta: Maria Teresa Lentini, poetessa

L’amica Maria Teresa Lentini, autrice e amante della Sicilia e del suo mare, sale a bordo di LiscaBianca e decide di devolvere al Progetto il 20% del ricavato della vendita delle sue Antologie di poesia, disponibili presso la Libreria del Mare (via Cala, 50 – Palermo). La prima antologia ha per titolo, “Il cuore antico delle cose”, edita dalla Casa Editrice Drepanum; la seconda, “Tutte le parole che ho nel cuore”, edita dall’ASLA, l’Associazione Siciliana per le Lettere e le Arti.

Dice di sé: amo fotografare e leggere, ho un piccolo giardino, fonte inesauribile di energia per la mente e per il corpo. Scrivo poesie da quando ho imparato a scrivere; poesie per lo più introspettive, che riguardano sentimenti e vissuto o ispirate e dedicate al mare e alla natura, che amo. La poesia è per me un modo (e un mondo) per comunicare e condividere esperienze e sentimenti, fare introspezione e ricerca interiore. Dal 2011 ho iniziato a partecipare a concorsi letterari, con discreto successo; ho scritto due antologie poetiche che raccolgono poesie che vanno dalla mia giovinezza ad adesso.

Per LiscaBianca è un ulteriore attestato di stima e conferma che il Progetto, pur ambizioso e complesso, è in grado di incuriosire, interessare, appassionare persone provenienti da mondi diversi e variegati, dal carpentiere al filosofo, dal pittore all’attore, dal navigatore alla poetessa. Del resto, non è forse poesia anche l’andar per mare alla ricerca di…

Da orizzontisicani.altervista.org

La poetessa Maria Teresa Lentini dopo 36 anni torna a Lercara Friddi per presentare il suo nuovo libro: «Il cuore antico delle cose».  […]

LUISA LENZI, Prefazione a ‘Il cuore antico delle cose’ di Maria Teresa Lentini
Più voci intonano cori polifonici, così che i versi si lasciano scoprire a poco a poco, in una varietà di toni e intrecci che riflettono anime variegate.

L’autrice snoda il suo sentire in molteplicità di forme, che adegua, via via, a “quello” stato d’animo, a “quel” profilo” a “quella” precisa esigenza di collegare parole, suoni e emozioni a un ancoraggio forte nella realtà, dove il disincanto non soggioga, ma rafforza, e dove un aquilone, un ramo, un fiore, leniscono ansie e appagano tensioni all’apparenza inestricabili. L’amore è forte, ma più forte ancora la ricerca e l’approdo alla libertà del cuore e del pensiero, così da riconoscere all’esperienza la valenza di un percorso continuo, che arricchisce e addolcisce anche i momenti più bui e contrastanti.
Si avverte in questi versi un prepotente bisogno di chiarire rapporti e sentimenti, per poi riappropriarsi di un sentire intonso e inattaccabile, che trova riscontri puntigliosi nelle minute quotidianità, riflettendone, nell’apparente neutralità, il profondo senso di meraviglia verso una natura mai matrigna, ma compagna di viaggio e preziosa testimone di retaggi immacolati.
L’espressione poetica non viene mai mitigata da filtri manieristici, ma si amplia nei suoni e nelle parole, cesellando rosari di immagini che richiamano il dissidio continuo che coglie un sentimento sofferto, ma domabile, un collegamento quasi insoluto tra cose e emozioni, così da appianare apparenti contrasti in una sensibile ricerca e scoperta di sé.
Senza infingimenti, attraverso immagini ed emozioni, si disvela l’anima, quasi altra da sé, rispecchiata in figure evocative che nella misura dei versi trovano la cadenza forte di un vissuto sì particolare, e tuttavia rivolto alla comprensione del bene e del dolore umano, modulandolo in variegate pennellate di umori che riecheggiano accenti universali.

Per conoscere meglio Maria Teresa Lentini, puoi visitare il suo blog



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