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In direzione ostinata e contraria
11 mar
  • Lisca Bianca
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In direzione ostinata e contraria

Ho un suggerimento.
Dovreste far sapere con chiarezza come vi finanziate e se pensate di accedere a finanziamento pubblico o lo avete ricevuto ed, in questo caso,di che entità.Palermo è una città in cui poche cose sono veramente trasparenti ed anche le migliori iniziative sono soggette a maldicenze.Sempre sotto l’aspetto economico, in ogni caso, c’è da tener ben presente che una barca come Lisca Bianca è oggi disponibile come usato intorno a 9500 USD.Vi rinnovo l’apprezzamento per la vostra iniziativa, che Vi ho già espresso in Facebook, e Vi ringrazio per quello che vorrete fare per rassicurare me e stroncare sul nascere le maldicenze.  
(lettera firmata)

Ricevere questa lettera ci ha sorpresi e, prima di rispondere, abbiamo deciso di interrogarci sulla natura della segnalazione, sull’importanza di una replica e sull’opportunità di renderla pubblica.
Probabilmente il dubbio di chi ci ha scritto è condiviso anche da altri che seguono il Progetto LiscaBianca e che – giustamente – prima di farsi avanti ed esporsi vogliono capire di più e meglio di un’iniziativa nuova e per tanti motivi atipica.
Cogliamo l’occasione per cercare di fare chiarezza sulle intenzioni, obiettivi, modalità con cui abbiamo ottenuto i primi risultati.
LiscaBianca – navigare nell’inclusione nasce dall’esperienza e dalla passione di Francesco Belvisi ed Elio Lo Cascio, progettista nautico e sociologo-mediatore penale. Coinvolti ed entusiasmati dalla storia di questa barca e del suo equipaggio, decidono di proporre un’idea ambiziosa e trovano l’appoggio delle Associazioni Apriti Cuore Onlus e Centro Studi-Opera Don Calabria: restaurare lo scafo con un progetto di inclusione socio-lavorativa per ragazzi in difficoltà. Don Calabria fornisce risorse umane e attiva una richiesta di donazione liberale che UniCredit accoglie, sostenendo di fatto le spese di trasporto della barca a Trabia presso il cantiere. Immediatamente aderisce l’Istituto Penale per i Minorenni, il cui Direttore coglie le opportunità educative e formative e contribuisce attivamente alla stesura del Progetto formalizzando la collaborazione tramite un accordo operativo, pubblico. Francesco Belvisi aggiunge al coinvolgimento personale quello professionale impegnando la sua società YAM srl. La famiglia Albeggiani mette a disposizione la barca tramite comodato d’uso, previa conferma che, una volta restaurata, verrà utilizzata per scopi sociali (navigazione con disabili, eco-turismo, crociere didattiche).

Il 4 dicembre 2013 il Progetto viene presentato pubblicamente.

Il Comune di Palermo, Presidenza del Consiglio Comunale sposa l’iniziativa e – con atto pubblico, conferenza stampa del 24 febbraio c/o il Comune – decide di approvare la richiesta di Apriti Cuore per l’avvio delle attività del laboratorio allestito all’Istituto Penale erogando una somma che va a coprire le borse lavoro dei ragazzi e i costi per gli operatori del Progetto per i primi 3 mesi.
Fin dall’inizio, professionisti nei settori dell’educazione, della progettazione e attività sociali, del marketing, della nautica, del settore foto-video prestano la loro opera convinti della bontà dell’iniziativa e – come investimento professionale oltre che personale – decidono di scommettere su di essa lavorando con passione e con le proprie competenze. Tali contributi producono i video, le foto, le collaborazioni con gli altri partner e sponsor, inizia un’intensa attività di progettazione finalizzata al reperimento di fondi tramite bandi pubblici e privati, comincia l’attività di comunicazione e organizzazione del fundraising.

Crediamo che il valore di Progetto LiscaBianca – navigare nell’inclusione non possa esprimersi attraverso la valuta che monetizza il prezzo di acquisto di una barca, bensì attraverso il valore della formazione, dell’educazione, della creazione di possibilità di crescita per i ragazzi che tutti i giorni al Malaspina e a Trabia lavorano e imparano. Il restauro della barca è lo strumento con cui ottenere e generare valore umano, sociale, per la comunità. Una barca e la sua storia che sono patrimonio collettivo da recuperare e valorizzare.
E’ a questa comunità estesa che ci rivolgiamo promuovendo critiche costruttive, circostanziate, dirette, utili a migliorare e condividere.
E’ a questa comunità estesa che ci rivolgiamo incoraggiando la partecipazione diretta, tramite le modalità che ci permettiamo di suggerire sul sito o proponendo idee, consigli, progetti.

Speriamo di riuscire a migliorare e lavoriamo tutti i giorni per farlo.

Grazie a tutti coloro che vorranno continuare a seguire il Progetto LiscaBianca – navigare nell’inclusione e sostenerlo.

Lo Staff LiscaBianca
info@liscabianca.com



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